Washington D.C., 30 Marzo 1981: John Hinckley Junior, un ventiseienne originario dell’Oklahoma, si avvicina a pochi metri dal Presidente Ronald Reagan, in carica da appena 70 giorni, ed esplode alcuni colpi di pistola, ferendo gravemente lo stesso Reagan, il segretario James Brady (che resterà paralizzato), l’ufficiale di polizia Thomas Delahanty e l’agente del Servizio Segreto Timothy McCarthy.
Hinkley viene immediatamente immobilizzato dagli agenti presenti sul posto e condotto alla centrale in stato di arresto.
Nel 1981 le tensioni internazionali derivate dalla Guerra Fredda erano ancora molto sentite nei due emisferi e quindi i primi sospetti caddero immediatamente sull’Unione Sovietica.
Per quanto fosse difficile immagine che i russi avessero deciso di colpire il presidente americano sul suolo a stelle e strisce, fu quella la prima considerazione da parte di tutti.
La motivazione che Hinkley diede per giustificare il suo gesto smentì in pieno tali supposizioni e fu talmente assurda da risultare incredibile:
Ho sparato a Reagan per attirare le attenzioni di Jodie Foster, di cui sono pazzamente innamorato.
Mi immagino la scena, quando le persone che lo interrogarono sentirono questa spiegazione: “Ma cosa ci racconti, amico? Non è possibile una cosa del genere! Non raccontarci balle!”
Ed invece era la verità! Hinkley aveva infatti una vera e propria ossessione per l’attrice americana, ossessione che era nata vedendo e rivedendo il film Taxi Driver, dove la Foster interpreta la parte di una giovane prostituta.
Hinkley si era inoltre immedesimato nel personaggio interpretato nel film da Robert De Niro, Travis Bickle, un ragazzo disturbato che pianifica un attentato politico.
In sostanza: sparare ad una persona, in questo caso il Presidente degli Stati Uniti, per conquistare una donna, il premio Oscar Jodie Foster. “La più grande offerta d’amore della storia del mondo”, come la definì lo stesso Hinkley.
Follia completa ovviamente, ed infatti l’attentatore fu assolto per totale infermità mentale e rinchiuso in un manicomio criminale da cui non credo uscirà mai più.
Su questo fatto, al tempo stesso tragico e surreale, dialogano Samuel e Rebecca in compagnia di alcuni amici, sulla spiaggia di San Diego nella California meridionale.