Milano, 25/06/2016
L’associazione culturale Unicamilano ha conferito al romanzo la menzione d’onore nella categoria “Romanzi editi”.
Di seguito la motivazione del premio:
“Nella migliore tradizione del poliziesco d’oltreoceano, passato e presente si fondono armonicamente, mistero e tensione narrativa creano un equilibrio perfetto per la riuscita dell’opera”.
Not bad!!!
Quindi, ricapitoliamo le varie tematiche che fanno da sfondo o vengono toccate, sia in modo approfondito sia solo marginalmente, nel corso della storia: l’attentato terroristico dell’11 Settembre 2001, quello al World Trade Center del 1993, il New York Times, lo scandalo Watergate, il fallito attentato al presidente Reagan, i molteplici attentati altrettanto falliti alla vita di Fidel Castro, il misterioso incedente del ponte sul lago di Chappaquiddick con protagonista il Senatore Ted Kennedy.
Ma con tutto questo, La Donna di Cuori cosa c’entra? Neanche sotto tortura risponderò a questa domanda!!!
Quanti furono i tentativi da parte della C.I.A. di uccidere Fidel Castro?
Difficile dirlo con esattezza. Tanti comunque, anzi tantissimi.
Può un incidente stradale stroncare la carriera di un brillante uomo politico destinato a ricoprire il ruolo di inquilino della Casa Bianca? E’ quello che successe al Senatore Ted Kenndy, il fratello minore di JFK e RFK, il 18 Luglio 1969 sul lago di Chappaquiddick. Non si trattò però di un semplice incidente stradale…
Un avvenimento in particolare non è mai stato approfondito dalla critica storica come avrebbe meritato: l’internamento dei giapponesi americani a partire dal 1942.
Quando si pensa al ruolo degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale si tende sempre a rappresentarli come i garanti assoluti della libertà e della tutela dei diritti umani. In parte è così, ma non è tutta la verità. Anche loro si sono macchiati di alcuni atti che non hanno nulla a che fare con il rispetto della dignità dell’essere umano.
Quando pensiamo all’attentato al World Trade Center di New York, la nostra mente ci proietta in maniera meccanica verso l’11 settembre, il giorno in cui due aerei di linea colpirono le torri gemelle, provocandone il crollo e causando la morte di circa 3000 persone.
Nessuno, o quasi, pensa invece all’attentato avvenuto il 26 Febbraio del 1993, quando una cellula terrorista islamica parcheggiò un furgone bomba carico di una miscela di nitrourea e idrogeno del peso di circa 680 kg nel garage sotterraneo B2 del complesso architettonico.
Washington D.C., 30 Marzo 1981: John Hinckley Junior, un ventiseienne originario dell’Oklahoma, si avvicina a pochi metri dal Presidente Ronald Reagan, in carica da appena 70 giorni, ed esplode alcuni colpi di pistola, ferendo gravemente lo stesso Reagan, il segretario James Brady (che resterà paralizzato), l’ufficiale di polizia Thomas Delahanty e l’agente del Servizio Segreto Timothy McCarthy.
Hinkley viene immediatamente immobilizzato dagli agenti presenti sul posto e condotto alla centrale in stato di arresto.
La notte del 17 Giugno 1972 cinque uomini furono arrestati per essere entrati nella sede del Comitato nazionale del partito democratico, all’interno del palazzo Watergate a Washington D.C. Inizialmente sembrò un normale furto con scasso, ma dopo che i cinque individui furono trovati in possesso di microfoni e microspie, fu subito chiaro che c’era qualcosa di più scottante in ballo.
Nessuno però poteva immaginare che quell’evento avrebbe dato inizio al peggiore scandalo della storia americana, uno scandalo che avrebbe portato addirittura alle dimissioni del Presidente in carica, Richard Nixon. Probabilmente neanche i due giornalisti che curarono l’inchiesta, Bob Woodward e Carl Bernstein si aspettavano un tale epilogo.
La risonanza del caso Watergate è andata anche oltre, segnando un vero e proprio punto di svolta nella storia del giornalismo americano. Prima di allora, infatti, la stampa non aveva mai sferrato un attacco così diretto e devastante alla classe politica: al contrario, fin dagli albori, i giornali e la politica erano andati quasi a braccetto, uniti nel comune obiettivo di difendere e far progredire la nazione nata dalla rivoluzione di fine settecento.
Presentazione del romanzo nell’ambito della rassegna letteraria Librando.
Evento pianamente riuscito!!!
Due amici, Cristiana Pirotti e Giangugliemo Poldo Ragni, mi hanno invitato nella loro casa per presentare il romanzo. Il risultato è stato un pomeriggio molto, molto ma molto piacevole!!!!