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Giovanna

Giovanna

Epicentro della storia, la caduta delle Torri Gemelle, il 9/11/01, all’interno della seconda torre, insieme a Samuel Tolson. Da questo nucleo centrale, la storia si dirama con l’impianto narrativo di una tela di ragno. A raggera, vengono lanciati, nel tempo e nello spazio, i fili di percorsi personali, fili nodosi, legati fra loro da cerchi concentrici, e questo tessuto narrativo mi avvolge fin dalle prime pagine laddove le emozioni e i pensieri di Samuel si intrecciano con la realtà. Uno ad uno, entrano nella storia tutti i personaggi con profili psicologici diversi, alcuni appena tratteggiati, altri messi a fuoco nel tempo e curati nelle sfumature con pennellate sempre più decise. Molto bella la storia di un’amicizia dalle radici profonde,  nata    in tempi felici, suggellata da esperienze comuni e incrinata da divisioni sociali. L’incipit di ogni capitolo è immediato e mi proietta subito nel contesto, poi la narrazione si sviluppa in modo organico e mi conduce al nodo più vicino dove si intreciano le storie; la ragnatela prende forma a poco a poco. Ecco, adesso che  ho l’immagine completa, posso dire che mi piace: un premio meritato.

La trama. Magnifica! Un’idea originale, ben articolata, con un crescendo di “suspence” da scrittore consumato,  una storia avvincente.” un romanzo bello, davvero.

Giovanni
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