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La crisi economica del 2008

La crisi economica del 2008

15 settembre 2008: una data che è rimasta tristemente nella storia, esattamente come il 29 ottobre 1929, il cosiddetto Martedì nero, quando si verificò il crollo della borsa di Wall Street che dette avvio alla Grande Depressione. Quel giorno del 2008, la Lehman Brother, la banca d’affari  fondata nel 1850 da Henry Lehman, un emigrato tedesco di origine ebraica, dichiarò bancarotta annunciando debiti per 613 miliardi di dollari e mandando in fumo i risparmi di migliaia di ignari investitori. Durante le 24 ore successive il Down Jones perse più di 504 punti, il calo più consistente dal 17 Settembre 2001, il primo giorno di scambi dopo l’attentato alle Torri Gemelle. Il fallimento di Lehman Brother non fu, per la verità, l’unica causa della crisi economica nella quale Stati Uniti precipitarono, ma fu il momento in cui divenne chiaro che tale crisi avrebbe raggiunto proporzioni globali in tempi assai rapidi. La Golden Cars perde il suo uomo guida, l’Ingegnere Paul Golden, esattamente in quel periodo…potrebbe esserci periodo peggiore?

E c’è anche un altro aspetto di questa crisi economico-finanziaria che emerge durante il romanzo: durante le settimane successive al fallimento della Lehman Brother, gli analisti finanziari assistettero ad una progressiva ed inesorabile perdita di fiducia dei cittadini americani nel sistema bancario: sembrava quasi di essere ritornati indietro di settanta anni, ai tempi della Grande Depressione, quando le banche venivano considerate a tutti gli effetti degli organi criminali ed i rapinatori che le saccheggiavano degli eroi del popolo. Una rapina in banca veniva quindi considerata come una rivincita dei comuni cittadini nei confronti delle alte sfere finanziarie, che erano viste come entità corrotte e truffaldine. A meno che, ovviamente, la rapina in questione non si trasformi in un massacro…

 

Giovanni
Giovanni

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