Può un incidente stradale stroncare la carriera di un brillante uomo politico destinato a ricoprire il ruolo di inquilino della Casa Bianca? E’ quello che successe al Senatore Ted Kenndy, il fratello minore di JFK e RFK, il 18 Luglio 1969 sul lago di Chappaquiddick. Non si trattò però di un semplice incidente stradale…
I FATTI
Il 18 Luglio 1969 Ted Kennedy era di ritorno da una festa sull’isola di Martha’s Vineyard, quando la sua Oldsmobile Delta 88 uscì di strada all’altezza di Dike Bridge, sul lago di Chappaquiddick. Kennedy non era solo quella notte, era in compagnia di una giovane e bellissima donna di nome Mary Joe Kopechne, una delle sue segretarie. L’auto si inabissò nel piccolo lago portando con se la povera ragazza. Il Senatore provò con tutte le sue forze a far uscire Mary Joe dall’abitacolo della macchina ma, a causa delle forti correnti, non vi riuscì in nessun modo. Nonostante i ripetuti solleciti di alcuni amici presenti sul posto, Kennedy dette l’allarme solo la mattina seguente, quando i sommozzatori non poterono fare altro che costatare il decesso della ragazza. Dentro l’abitacolo dell’auto si era però formata una bolla d’aria che aveva tenuto in vita la donna per alcune ore: se Kennedy avesse dato quindi l’allarme in tempo, Mary Joe Kopechne si sarebbe salvata.
IL SENATORE TED KENNEDY
All’epoca trentasettenne, il senatore Ted Kennedy era un uomo all’apice della sua ascesa, nella cui orbita tutti volevano gravitare e qualcuno si spingeva a sostenere che la sua personalità politica era addirittura superiore a quella dei due fratelli assassinati. “Ted è il miglior politico della famiglia”, erano state le parole di JFK in persona. Il settantadue per cento dei simpatizzanti democratici lo considerava il vero candidato alle elezioni presidenziali, lo stesso Presidente Nixon ne aveva una paura folle e lo faceva seguire dai suoi uomini. Tutto lasciava insomma presagire ad un suo arrivo alla Casa Bianca in tempi rapidi, il mandato del 1972 o al più tardi quello del 1976.
CONSEGUENZE DELL’INCIDENTE DI CHAPPAQUIDDICK
Kennedy fu processato per omissione di soccorso, ma il suo nome prestigioso e il suo ingente patrimonio economico riuscirono a metterci una pezza, limitando la gravità delle conseguenze: una astuta manipolazione giudiziaria permise di camuffare la realtà e, dopo un complicato aggiornamento delle leggi, il senatore Kennedy si dichiarò colpevole di avere abbandonato la scena dell’incidente. Venne condannato a una pena di due mesi con la condizionale e tutto finì. Ma finirono anche i suoi sogni di diventare Presidente. Un’ombra indelebile si era stampata su di lui e sulle sue ambizioni politiche. Il popolo americano infatti, pur apprezzandolo, non lo avrebbe mai perdonato fino in fondo per quel suo comportamento meschino e superficiale dimostrato la notte dell’incidente.
Da quel giorno il lago di Chappaquiduick è quindi considerato il simbolo dell’intoccabilità dei potenti ma anche della loro arroganza: rappresenta la classica buccia di banana sulla quale anche il più astuto e brillante personaggio può scivolare.
Qualcosa, insomma, da tenere bene a mente…