Quanti furono i tentativi da parte della C.I.A. di uccidere Fidel Castro?
Difficile dirlo con esattezza. Tanti comunque, anzi tantissimi.
Si dice che l’Agenzia abbia messo in atto nella sua storia circa seicento tentativi di omicidio nei confronti del leader maximo, senza mai però raggiungere il fine prefissato. Alcune volte gli agenti dell’intelligence sembra abbiano fallito, altre volte i piani pare si siano rivelati troppo rischiosi o assolutamente irrealizzabili: pillole velenose, sigari tossici, molluschi esplosivi. Le chiacchiere sui vari modi di compiere l’omicidio più eclatante della storia americana hanno indubbiamente dato vita alle più svariate teorie. Alcune sono probabilmente solo il frutto della fantasia collettiva tipica delle trame sugli omicidi politici e sui complotti.
L’unico punto fermo è che, dopo oltre mezzo secolo, Fidel Castro è ancora al suo posto, al comando di un paese comunista situato a novanta miglia a sud della Florida.
E oramai sembra proprio che non saranno i ragazzacci della C.I.A. a decidere quando l’odiato barbuto dovrà passare a miglior vita…lo deciderà lui, come e quando vorrà.
Forse avrà anche il tempo di vedere con i suoi occhi la fine dell’embargo americano, iniziato dopo la fallita invasione della Baia dei Porci nell’aprile del 1961, e il conseguente disgelo dei rapporti tra Stati Uniti e Cuba. Se questo sarà un bene o un male lo si capirà con il tempo, ma di certo le alte sfere dell’intelligence non avevano in mente uno scenario simile negli anni sessanta, settanta e ottanta, con Fidel Castro ancora in vita nel 2016 , lucido, nell’atto di trattare la fine delle ostilità con un presidente americano di colore.
“Lo facciamo fuori e la chiudiamo lì”, saranno state le parole di Howard Hunt e compagni.
Oltre seicento tentativi di assassinio, quindi.
Ma ci fu qualcuno che arrivò veramente, ma veramente vicino all’impresa di eliminare Fidel Castro?
Leggendo il romanzo, sembra proprio di sì….